Il legname

Abbiamo più volte parlato di pali, di legno senza andare ad approfondire che qualità usare per le costruzioni quale invece adoperare per un buon lavoro di froissartage. La premessa doverosa è che oggi non ci troviamo nelle condizioni ambientali per scegliere a seconda delle nostre vere esigenze. Ci dobbiamo spesso accontentare, non abbiamo la fortuna che avevano i primi pionieri di utilizzare il legno adatto per ogni diverso lavoro. 

Quando andiamo al campo utilizziamo il materiale portato da casa, materiale trovato a terra, caduto per un temporale, abbattuto da un fulmine o da una frana. Raramente abbiamo l’occasione di abbattere un albero e ancora più raramente vi è quella di scegliere quale abbattere. La prima distinzione importante che un pioniere deve saper fare, a prescindere dal tipo di legno, è quella relativa alle condizioni di stagionatura. Usare legna troppo verde implica sicuramente dei cedimenti o dei piegamenti perché le fibre sono ancora molto elastiche. Lo stesso capita, in modo però più grave, quando si usa del legno che ha superato la vera e propria fase della stagionatura, non è stato conservato nel modo adeguato, esposto alle intemperie e quindi marcito. Il maggior nemico del legno è sicuramente l’acqua, ma anche il sole, seccandolo troppo potrebbe influire sulla sua solidità. Stabilire se un palo è sufficientemente solido per una costruzione, valutando il suo stato di conservazione, non è difficile. Il metodo sicuramente più sbrigativo è quello di metterlo poggiato su un rialzo con un’estremità, l’altra posata a terra e colpirlo nel mezzo con un calcio verso il basso ben assestato. E’ un sistema un po’ empirico, ma vi assicuro molto pratico. I diametri da utilizzare vanno dai 10- 15 cm per le costruzioni di uso comune quali i tavoli e le cucine fino a diametri molto maggiori per costruzioni di una certa consistenza.

La tabella di seguito illustra cosa sia importante conoscere per alcune qualità di legname diffuso sul nostro territorio:

DESCRIZIONEUSICARATTERISTICHECURIOSITA'
QUERCIASono molte le qualità di
querce, ma di solito si
intende il rovere o la
farnia; albero di 40-50 m. molto longevo; tronco robusto, con molti rami molto nodosi che formano una corona ampia, densa e regolare; legno bruno e
poroso.
Lavori di carpenteria
duratura, costruzioni
navali, traversine
ferroviarie, doghe per la costruzione di botti,
listelli da sottotetto;
Sopporta gli sforzi e
l’umidità, è elastico e
resistente alla torsione;
ottimo per lo spacco,
poiché le fibre
rimangono intere da un
capo all’altro del taglio
Dalle ghiande è possibile
ricavare un surrogato del
caffè.
FAGGIOalbero di circa 40 m.;
corteccia grigia e liscia;
longevo; sulle Alpi lo
possiamo incontrare fino a 1400 m. di altitudine
Lavori al tornio, tranciatura e sfogliaturaDuro ma non è elastico e
sopporta male l’umidità
Il faggio ama l’ombra : gli
basta 1/60 della luce del
giorno.
OLMOalbero di circa 25-30 m.;
tronco eretto con molti
rami
Usato in opere di
carpenteria; i ramoscelli sono ottimi per i graticci; un tempo era usato per la costruzione dei mozzi delle ruote di carro
Un po’ meno duro della
quercia; mediocre resistenza alle intemperie; l’olmo
campestre è troppo
nodoso quindi si spacca male
Quando l’olmo si ammala lo si
riconosce dal fatto che
l’albero pur rimanendo in piedi perde la corteccia e
si buca
PINOMentre abete e larice,
raggiungono altezze che variano dai 40-50 ai 60 m.,
il pino difficilmente riesce a spingersi fino a 40 m., addirittura, nel caso del pino cembro, non si arriva
a più di 20 m; legno molto resinoso, comune in montagna e nelle zone sabbiose; economico
Comunemente usato per le costruzioni scout; utile per armatura
nell’edilizia; per la forma veniva impiegato nelle palificazioni elettriche e telefoniche
Forma regolare e
diritta; scarsa resistenza alle
intemperie se non
trattato chimicamente;
fragili e poco elastici
Dal pino rosso è possibile ricavare fino a 8 Kg. di trementina l'anno; l’operazione di estrazione, però indebolisce la corteccia.
PIOPPODi rapida crescita
specialmente in zone
umide; raggiunge altezze
fino a 30 m.; la longevità è determinata dal profitto che se ne può trarre
Usato per la costruzione di assi da imballaggio; impiegato dalle industrie cartiereLegno tenero e
facilmente lavorabile;
facile alla rottura e non
resistente alle
intemperie
Mediamente ogni 8-10 anni vengono abbattuti; quelli spontanei, sopravvivono tra i 20 e i 30 anni.
PLATANOAlberi di 15-25 m.; tronco
con corteccia chiara e
squamosa
Impiegato nella
tornitura e utile come
sostegno
Come il faggio ma
sopporta meglio il taglio; pesante e poco
maneggevole
buon produttore di pali in quanto dopo il taglio
stagionale è in grado di
riprodurre una
sostanziosa ramificazione.
BETULLAAlbero di 25-30 m.;
diffuso soprattutto nelle zone montane; albero dalla corteccia liscia e biancastra;
Scultura e costruzione
di zoccoli; ottimo come
legna da ardere
Seppure la corteccia
contenga il tannino, non è resistente alle
intemperie; elastico e
tenero
dalla linfa, si ricava una
bevanda fermentata,
mentre dalla corteccia si estrae un olio usato per profumare il cuoio di Russia.
CASTAGNOalbero di 15-20 m.;
corteccia liscia e nerastra
Usato soprattutto per la costruzione di bottame; anche se coltivato soprattutto per i suoi frutti, i suoi rami si prestano a
produrre degli ottimi
pali da costruzione
Simile alla quercia ma di
qualità inferiore; resiste
molto bene alle
intemperie
Si spacca ben diritto ed è facile da lavorare.
FRASSINOalbero che può
raggiungere l’altezza di 30mt.; tronco slanciato e poco ramificato; legno ottimo ma costoso e poco comune
Usato per produrre
bastoni scout e manici di utensili; mobili e
attrezzature sportive
Elastico e resistente;
allo stato verde è il
migliore in quanto a
sopportazione delle
torsioni; di facile
lavorazione
Le foglie sono
usate come
aromatizzante per una
bevanda fermentata chiamata “frassinella”; si dice inoltre che sia un ottimo scaccia-fulmini
ACACIAMeglio conosciuto come “robinia”; albero con il tronco spinoso, cresce spontaneo sui pendii, ma in alcune zone protetto dai regolamenti forestaliRaggi per le ruote in
legno dei carri; piedi di
mobili; usato per la
palificazione di recinzioni
Duro e resistente alla
torsione e alla pressione; sopporta
molto bene le intemperie ed è di facile lavorazione
il suo fiore a grappolo è
impiegato per produrre
delle squisite frittelle
CARPINOalbero di 20-30 m.; molto
longevo; tronco grigio e
liscio
Legna da ardere; denti
di ingranaggi in legno,
zeppe o cunei
DurissimoEsternamente non è quasi mai di forma cilindrica e i rami sono inutilizzabili per la forma non diritta
NOCCIOLONon è classificato come
albero, al pari di quelli da frutto
Ottimo per le costruzioni di un campo scoutSi indebolisce troppo
rapidamente
modeste dimensioni e mediocre longevità; tronco grigio e liscio
ONTANOO “Alno”, è un legno senza nodi e di grana fine; generalmente non si presenta mai con le
caratteristiche di un alto fusto
Usato nella produzione
di stampi per fonderie e
zoccoli per marinai
Non resiste alle
intemperie, ma è quasi
imputrescibile se
impiegato a contatto
permanente con l’umidità
molto ricercato per alcuni tipici impieghi
TIGLIOAlbero di 20 m.circa;
tronco grosso e corto con rami robusti e numerosi; longevo ma
facilmente attaccabile dai parassiti.
Eccellente per la
scultura e l’intaglio
Scarso valore; duro solo
se ben stagionato
Albero comunemente
utilizzato per bordare i
viali
SALICERaramente raggiunge
dimensioni che gli possano conferire l’aspetto di albero.
Usato per la costruzione di manici e la produzione di paline per l’orticoltura; di utile impiego anche per le
costruzioni da campo
Poco valore; estremamente elasticoDalla sua corteccia si
estrae la salicina, una
sostanza con ottime virtù terapeutiche contro i reumatismi

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