UNA SEDE PER GLI SCOUT, SUBITO !

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMUNITÀ CAPI

 

 

UNA SEDE PER GLI SCOUT, SUBITO !

 

Come è ormai noto, poco prima delle festività natalizie, il Comune di S. Maria C.V. ha notificato ai responsabili del Gruppo Scout SMCV1 un’ordinanza di sgombero della sede storica dello stesso, ubicata in S. Maria C.V., alla Via Fratta nel palazzo denominato ex OMNI, per presunte problematiche connesse alla pubblica e privata incolumità.
Poiché relativamente a questa situazione sono state pubblicate su alcune testate giornalistiche, anche on line, notizie non veritiere, al fine di evitare inutili e sterili strumentalizzazioni, la Comunità Capi del Gruppo S. Maria C.V. 1 sente il bisogno di ricostruire l’intera vicenda.
Il tutto ha origine da una comunicazione di un soggetto privato che avrebbe dovuto effettuare dei lavori di ripristino dell’immobile adiacente alla nostra struttura, autorizzati dal Responsabile dell’Ufficio comunale competente, per l’esecuzione dei quali sarebbe stato necessario intervenire accedendo anche dalla nostra sede.
Pertanto, successivamente a nostra comunicazione trasmessa al Comune di S. Maria C.V. di avvenuta consegna al soggetto interessato delle chiavi di accesso alla Sede, è seguito un sopralluogo all’immobile da parte di alcuni funzionari dell’Ufficio Patrimonio, per verificare che per l’esecuzione di detti lavori non fossero state installate impalcature o altre opere non autorizzate. I funzionari comunali, dopo aver appurato l’assenza di irregolarità presso il piano terra, hanno esteso la loro indagine introducendosi ai piani superiori per ispezionare l’intero stabile.
Qualora il Gruppo Scout SMCV1 fosse stato preventivamente informato del sopralluogo – condotto in assenza di nostri rappresentanti o tecnici – si sarebbe ben facilmente fatto rilevare ai funzionari incaricati che tutte le attività associative sono svolte in via esclusiva presso i locali concessi in uso al piano terra dello stabile, essendo le scale che portano al primo e secondo piano dello stesso intercluse da un cancello con relativo lucchetto, nella circostanza non chiuso soltanto perché i ragazzi non erano in attività.
I tecnici comunali hanno riscontrato una serie di problematiche non solo ben note al nostro Gruppo, ma che sono state nel tempo sempre portate a conoscenza del Comune di Santa Maria Capua Vetere e che, comunque, non sembrerebbero arrecare alcuna reale situazione di pericolo per la stabilità dell’edificio, così come puntualmente indicato da una perizia giurata che il Gruppo ha depositato presso l’Ufficio Tecnico comunale nel mese di luglio 2014.
Per giunta, già precedentemente alla notifica del provvedimento di sgombero, sono stati effettuati interventi resisi necessari per far fronte a sopravvenute esigenze come, ad esempio, la sistemazione di alcune tegole del tetto che, cadendo, avevano creato un foro.
In realtà il nostro Gruppo scout dal 2008 ad oggi e a più riprese, ha chiesto, a fronte di una concessione decennale in uso dell’immobile, di poter eseguire dei lavori di sistemazione generale dell’intero stabile.
Tali richieste (ammontanti in totale a non meno di una decina) non hanno mai visto il perfezionamento della pratica amministrativa, riscontrandosi, al contrario, continui intoppi o silenzi da parte degli Uffici interessati.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che il Comune non è mai intervenuto per la manutenzione di un immobile, trovato dal Gruppo in condizioni non dignitose che lo ha trasformato in un luogo accogliente, pulito e ordinato, diventato ormai punto di ritrovo per i giovani scout e le loro famiglie.
Successivamente alla notifica dell’ordinanza di sgombero sono state, peraltro, presentate due richieste all’Amministrazione Comunale: la prima, di accesso agli atti, per verificare l’intero contenuto della relazione di sopralluogo dei tecnici comunali, riportato soltanto parzialmente nel richiamato provvedimento di sgombero; la seconda, invece, tesa a ottenere un nuovo sopralluogo sul posto da condurre sia con tecnici di parte che del Comune, per definire la tipologia di lavori da svolgere (non specificati in maniera chiara nell’ordinanza) e per evidenziare i punti ritenuti pericolosi così da poter decidere se e come intervenire in tempi brevi.
Purtroppo tali istanze sono rimaste ad oggi inevase.
Inoltre, i responsabili del nostro Gruppo scout hanno anche richiesto un incontro con il Commissario Prefettizio, incontro che, inizialmente programmato per il 7 gennaio 2016, è poi stato annullato con la motivazione che non riveste i caratteri dell’ “incontro istituzionale”.
Il risultato è che oggi vi sono oltre cento ragazzi senza una sede dove poter svolgere la propria attività e nessuno che voglia dare una risposta su come si possa rientrare nella amata casa scout di via Fratta.
Ciò rappresenta un grave danno, non solo per il prosieguo dell’opera educativa e di crescita sociale che da sempre è condotta dal nostro Gruppo scout, ma anche per l’intera cittadinanza che viene privata dell’apporto di un’associazione di volontariato, senza scopo di lucro, che per oltre trenta anni ha contribuito e tuttora contribuisce all’educazione di tantissimi giovani sammaritani.
La Comunità Capi, da sempre aperta alla collaborazione e al confronto costruttivo con tutti, auspica che in tempi celeri possa trovarsi una soluzione a tale problema, non rinunciando a tal scopo ad avviare forme di sensibilizzazione e protesta aperte alla cittadinanza.

S. Maria Capua Vetere, 13/01/2016

LA COMUNITÀ’ CAPI